Maestro Gianni Rissone – 26.01.2011

Chi vuole affrontare la vita, in tutte le sue manifestazioni, con l’armatura cucita addosso non potrà mai assaporare la gioia di lasciarsi andare, anche con il rischio di essere ferito.

Qualcuno ci ha insegnato ad essere duri e morbidi anche con cambi improvvisi di situazioni, senza mai essere, sempre duri o sempre morbidi.

Abbassare la guardia ci e’ servito per studiare un avversario, per capire le sue intenzioni e non è negativo, se fa parte di una strategia di conoscenza.

Ma alla fine della frittata, se non conosciamo bene noi stessi, non possiamo affrontare alcun avversario. Se riusciamo a convincerci che il nostro avversario, per bravi che noi siamo, è sempre più bravo di noi e che in una competizione non vince mai il piu’ bravo ma chi sbaglia di meno, affronteremo i “nemici” con maggiori possibilità.”

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