Timisoara : 2° Campionato Europeo IKU  “all classes” . 

Eventskarate 24 maggio 2016

 di Edgardo Sogno .

 Uno splendido sole ha fatto da “corona” alla bella città di Timisoara che , nei giorni dal 18 al 23 maggio us, , ha accolto i delegati europei  di tutte le età del karate targato IKU (International Karate Union).

 

865 atleti iscritti da 19 nazioni , rappresentano già di per se, un successo per una federazione internazionale con appena 4 anni di “anzianità” ; a questi numeri, già lusinghieri, bisogna poi aggiungere , i  324 mini atleti (di 14 nazioni ) che hanno partecipato , il venerdi, alla “Coppa Europa” childrens , e che hanno dato vita ad uno spettacolo di sport ed amicizia estremamente educativo per questi giovani tra i 6 ed i 12 anni di età.

Nei  giorni precedenti le gare , la Commissione Tecnica internazionale , ha lavorato alacremente alla modifica ed alla stesura del nuovo regolamento gare che, approvato il  sabato dal Bureau  politico della IKU , andrà in vigore a partire dal 1° settembre prossimo .

“ E’ stato un lavoro molto impegnativo- dichiara Stefano Pucci componente della Commissione Tecnica mondiale – ma che , anche alla luce della evoluzione tecnico organizzativa del karate internazionale attuale  , doveva essere fatto. “

In contemporanea al lavoro della Commissione tecnica , la Commissione internazionale Ufficiali di Gara , guidata da Vitaliano Morandi, effettuava il consueto stage arbitrale per elevare e , soprattutto, uniformare i parametri di valutazione degli arbitri presenti . Un duro lavoro che , però, inizia a produrre effetti positivi nella qualità dei giudizi.

Da segnalare , come sempre , il lavoro prezioso del Direttore di Gara  M° Franco Sebenello , che ha rispettato  i tempi gara in maniera certosina , terminando il sabato sera le gare con due ore di anticipo, dando cosi l’opportunità ai convenuti di poter visitare la bella città “asburgica” bagnata dal fiume Timis .

Tutto bene dunque ?? ….In realtà tutti i presenti (anche tra il pubblico) , hanno notato una certa “disorganizzazione”  (specie i primi due giorni di gara) nella macchina predisposta dalla federazione rumena che ospitava la competizione .

Per carità , l’impegno da parte dello staff rumeno è stato notevole , però è oramai evidente , che  non tutti i paesi hanno la stessa “visione” sul concetto di come si deve organizzare una manifestazione internazionale .

“E’ una questione di praticità e di “immagine” – specifica il Segretario generale e vicePresidente IKU Dott. Daniele Lazzarini – ed è oramai giunto il momento di redigere un regolamento organizzativo standard che , in futuro, tutti i paesi ospitanti saranno tenuti ad applicare senza nessuna “interpretazione” personale.”

Per quanto concerne l’aspetto puramente tecnico, si deve registrare un notevole livello agonistico  espresso da molti atleti nel kumite e delle  ottime prove viste anche nel settore kata .

Lo squadrone italiano, composto da 101 atleti , completamente spesati dalla FIK  è stato guidato con “mano esperta” dai Maestri Gianni Visciano (responsabile organizzativo-logistico) e dal “veterano” Roberto de Luca che ha mirabilmente  svolto , la sua funzione di coordinatore dei coach , con un “cipiglio” militare degno di un …. Carabiniere …(quale , in effetti, è…)

Ottimo il lavoro fatto dagli esordienti allenatori della Nazionale Maestri Virginia Pucci, Claudio Simonetti, Davide Tedesca , Antonio Failla , aiutati, nelle varie incombenze  dai più “navigati” Paolo Scapin, Giorgio d’Amico e Nadia Ferluga.

Gli arbitri italiani presenti alla gara hanno dato il loro significativo e qualificante apporto al positivo svolgimento della competizione , con Sergio Valeri ed Adriano Cosma impegnati come capo-tatami e Giovanni Piccolo e Massimo del Gaizo come arbitri ; Del Gaizo , a fine torneo, ha ottenuto la qualifica di Continental Referee . Complimenti!!

Nella classifica finale , la squadra italiana targata FIK è prima , con i padroni di cara rumeni al secondo posto e terza la sorprendente Polonia che superava , di slancio, la Serbia e l’Inghilterra nel medagliere.

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