Il mio Karate.
Eventskarate 16 giugno 2022
Maestro Geraldo Lucà.
Quando ho cominciato ero troppo giovane per capire fino in fondo cosa stavo vivendo, poi mano a mano
che il mio corpo e la mia mente prendevano coscienza di chi fossi afferravo meglio il mondo intorno a me, come tutti ovviamente.
Con gli anni, l’adolescente che ero viveva tutte le fasi della crescita sia personale che familiare, il karate prendeva consistenza in me, già dalla cintura nera 1° Dan qualcosa era cambiato, ero meno pronto a mordere, ero più riflessivo e soprattutto accettavo ogni mio limite e ne prendevo il controllo per migliorare.
Da adulto le mie responsabilità personali mi avevano portato a fare scelte forti, con grande sacrificio non ho mai smesso di allenarmi, ne di crescere e tantomeno di insegnare, cambiavo pelle, cambiavo vita ma non cambiavo il mio legame con il karate.
Ci sono stati momenti di forte impegno, momenti di responsabile e consapevole allontanamento temporaneo dal mio karate, dovevo prendere il toro per le corna, una volta fatto tornavo alla mia vita, a camminare fianco a fianco con il compagno della mia vita, il mio karate.
Ogni volta che la vita mi ha messo alla prova, allenandomi ed insegnando mi avvicinavo nuovamente al mio equilibrio, al mio essere.
Oggi dopo molti anni sono conscio che fino alla mia morte sarò un karateka, questo indipendentemente dall’indossare il KeiKogi, la pelle del karateka è parte di me, ho sempre vissuto la disciplina come parte importante della mia vita, senza fanatismi e senza deviazioni, allenandomi, crescendo ed elargendo senza remore ciò che ho appreso.
Il mio karate è mio, può essere vostro solo se afferrerete che non è solo fatica fisica, dovrete capire che si deve sudare con il corpo, con la mente ed essere sempre emotivamente partecipi, questo è il karate.
OSU.
Maestro Geraldo Lucà.