Varone Ciro
Okinawa, fino al 37° o 38° anno del periodo Meiji (1904-1905), il karate era semplicemente chiamato “Te”, ma il valore in termini di forma fisica di questo “Te” fu riconosciuto e fu accettato come materia obbligatoria in ogni scuola media inferiore (di Okinawa) della prefettura nel 38°anno del periodo Meiji (1905) dove ancora era scritto come Tode (mano cinese] e veniva pronunciato come “Karate からて”.
Nel frattempo il professore di karate Hanashiro Chomo della prima scuola media della prefettura, aveva già pubblicato uno speciale libro di riferimento letterario commemorativo chiamato “Karate Kumite Compilations 空手組手篇” usando i caratteri che significano “mano vuota”.空手 [karate] nell’agosto del 38° anno del periodo Meiji (1905).
Dopo di ciò, presso la sala riunioni di Naha Showa nell’ottobre dell’undicesimo anno del periodo Showa (1936), I maestri di karate più importanti dell’epoca karateka, tra cui: Yabu Kentsu Kyan Chotoku, Hanashiro Chomo, Motobu Choki, Miyagi Chojun, Kyoda Juhatsu, Chibana Chōshin, Gusukuma Shinpan, Uruku Tomosada avevano promosso una grande tavola rotonda, la prima e probabilmente l’ultima di questo genere, tale riunione si tenne presso la società di giornali Ryūkyu Shinpou 琉球新報 alla presenza del presidente della società Ota Chofu e del redattore capo Matayoshi Kouwa.
La discussione generale sui minimi dettagli era seriamente passata dalla vera essenza del karate alle misure per promuovere l’arte. Tra gli argomenti di discussione, c’era la visione che ci fossero due stili o fazioni di karate pubblicamente noti come Shorin ryū e Shorei ryū, ma non c’era alcuna base storica per definire tale distinzione.
Per quanto riguarda il nome di quest’arte, dal punto di vista che era un’arte marziale a mani nude la cui importanza primaria è il suo insegnamento morale ed etico, vi fu un corale accordo nell’opinione di assegnarle i caratteri del karate-do (che significa la via della mano vuota).
In tale riunione venne prospettato che per una migliore diffusione e classificazione curricolare del karate era necessario unire e diffondere con forza il sistema di classificazione Dan e Kyu a livello nazionale (come nel Judo e nello Shogi).