
Andrea Guarducci
Da bambino mi sono avvicinato alle arti marziali per curiosità, per emulazione, per quella disciplina quasi militare che affascina.
Oggi, dopo tanti anni di pratica, posso dirlo con certezza: non ci sono misteri né magie. Non si diventa più alti, né più intelligenti. E soprattutto, non si diventa dei santoni.
Il Karate – come il Judo e tante altre arti – è un percorso da contestualizzare, ogni giorno.
Il mio Karate di oggi non è più quello di ieri, e quello di domani sarà diverso ancora.
Ma una cosa resta: è uno strumento potente per allenare la mente e rafforzare l’animo.
Ho rischiato, col tempo, di isolarmi. Di rinchiudere i miei allievi in un recinto chiamato “tradizione”.
Oggi dico: uscite! Studiate. Allenatevi con passione. Cercate, sperimentate, confrontatevi.
Chi si barrica nel “tradizionale” e distribuisce massime come un guru è solo spaventato dal cambiamento.
Le arti marziali non sono gabbie. Sono vie.
Camminatele con coraggio e leggerezza, con rispetto e apertura.
E se qualcuno prova a rinchiudervi… sorridete, e andate oltre.