CAMPIONATI EUROPEI KARATE GOJU-RYU

DORTMUND 21-23 SETTEMBRE

eventskarate 06-10-2007

 di Ruby  

E’ di un oro un argento e tre bronzi il bottino di medaglie riportato a casa dagli atleti della nazionalità italiana di Goju-Ryu.

E con un po’ di fortuna in più forse si poteva aggiungere qualcos’altro, visto che altri 3 atleti hanno perso la finale per il terzo posto.

Si e’ svolta a Dortmund in Germania dal 21 al 23 settembre scorsi la 13a edizione dei Campionati Europei di Karate Goju-ryu della EGKF.

Una federazione la EGKF che oramai è una realtà consolidata da oltre 30 anni con un livello tecnico di edizione in edizione sempre più elevato.

  Ma passiamo alla cronaca di gara andiamo con ordine.

Il trio Rubicondi Rossano, Rossi Leonardo e Budelli Matteo, dell’Accademia Karate Goju-Ryu di Marsciano si impongono con autorità nella prova di KATA SQUADRE MASCHILE. Alla vigilia tante erano le insidie da affrontare per i campioni in carica (Vienna 2005). Ma sul tatami si sono dimostrati ancora i più forti.

Al primo incontro, nonostante il notevole divario tecnico evidenziato battono per un soffio la Serbia per 2-1. Evidente a tutti, anche agli avversari, il clamoroso abbaglio di un giudice. Nel secondo incontro niente storia contro la Danimarca è 3-0.

 Nella finale gli Italiani si trovano di fronte agli agguerriti atleti della Rep. Ceca forti di 2 risultati inequivocabili 3-0 rifilato alla Finlandia e ai padroni di casa della Germania. Si è trattato di una vera e propria rivincita della finale mondiale del 2005 dove gli azzurri si imposero per 3-2.

            4-1 il risultato finale per l’Italia. Una prova spettacolare, sottolineata dagli applausi del pubblico.

             KATA SQUADRE FEMMINILE

             Ottimo e insperato TERZO posto per un a squadra che era difficile da amalgamere, visto che era composta da RELLINI ILARIA dell’Accademia Karate  Marsciano, COGO ELISA Goju-kai Padova e ROSSI MARTINA Athlon di Roma. La grinta e la voglia di fare delle ragazze gli a permesso di battere in finale per il terzo posto la Romania per 3-0 dopo aver perso con le campionesse della rep. Ceca. Un buona prova che fa ben sperare per il futuro.

 

            KATA INDIVIDUALE SENIOR MASCHILE

 MATTEO BUDELLI parte subito con il piede giusto 3-0 al portoghese Ferreira, ma ai quarti incontra il ceco Micek e nonostante una prova superba perde per 0-3 niente da fare con colui che alla fine si laurerà Campione Europeo. Ripescato incontra prima il Finlandese Ronkainen e vince, poi in finale per il terzo posto si deve arrendere al tedesco beniamino di casa Portugal.

 LEONARDO ROSSI supera gli ottavi e i quarti di finale di slancio battendo rispettivamente il bielorusso Grinevich e lo spagnolo Perez in semifinale perde con il ceco Hruby e poi per la finale per il terzo posto batte inaspettatamente il tedesco Kiziltroprak campione in carica uscente (Vienna 2005). Una MEDAGLIA di bronzo che alla vigilia della trasferta sembrava irraggiungibile, ma alla luce della splendida prova risulta meritata.

 

KATA INDIVIDUALE FEMMINILE

 ILARIA RELLINI alla sua prima esperienza in nazionale senior figura tra le protagoniste assolute della gara piazzandosi al 5° posto, dopo aver disputato ben 5 kata.

 Batte 3-0 la danese Kristensen e poi la belga Tips ai quarti perde con la ceca Istvankova che andando in finale ripesca l’azzurra che prima batte la rumena Roman e poi nella finale per il terzo posto perde con la forte austriaca Thajer.

 COGO ELISA buona prova anche la sua, stesso percorso della compagna di squadra, perde con la ceca Vasekova che poi vincerà la gara, ai ripescaggi perde in finale con l’austriaca Gluch

 

KATA INDIVIDUALE MASTER (OVER 35 ANNI)

 Rubicondi Rossano si deve accontentare della medaglia di Bronzo. Sconfitto inaspettatamente ai quarti dal portoghese Serra ai ripescaggi batte il danese Iceberg.

 

KUMITE

 Nella prova di combattimento 9 gli atleti schierati dalla nazionale

 -60 KG

 RUSPOLINI MAURO perde al primo incontro contro un atleta rumeno. Avrebbe potuto vincere, ma troppi i controlli e le penalità accumulate dall’irruento todino.

LIVI ANGELO

5° posto per aver perso la finale del terzo posto contro il russo RAZVODOV per un soffio 1-0. Prima aveva battuto per 1-0 lo spagnolo Perez e l’olandese Soussi, fermato in semifinale solo dal fortissimo rumeno Motrea per 4-0.

 -65 KG

 GIACOMO ANTONELLI, il più giovane , 18 anni appena compiuti, parte alla grande battendo 4-0 un atleta spagnolo. Al secondo incontro la sfortuna ferma l’azzurro. Dopo un equilibrato e teso incontro contro l’esperto Buth, Slovacco di 15 anni piu’ vecchio di Giacomo, l’atleta di Marsciano a 10 secondi dalla fine parte con una travolgente combinazione di braccia che porta allo stop dell’arbitro centrale. Tutto il team azzurro esulta perchè tutti e tre i giudici di sedia hanno assegnato il punto a Giacomo. E invece esce del sangue dal naso dello slovacco e invece del punto c’è la penalità per Giacomo e punto all’avversario. Peccato!

 MASTROIANNI DAVIDE. Difficile partenza contro il fortissimo rumeno BADIN. Si è battuto con coraggio, ma non è stato sufficiente per il giovane romano

 -70 KG

 ROCCI CLAUDIO e GIGLI ALESSANDRO non sono riusciti a superare il primo turno. L’emozione ha giacato un brutto scherzo ai due atleti.

 75 KG

 2 atleti splendidi! Un veterano della nazionale Goju il Capitano della trasferta azzurra ALESSANDRO MARNETTO e il giovane, ma già conosciuto per le sue capacità come MARI DANIEL.

Ed è stato proprio Daniel a regalarci la medaglia più importante nel kumite. Un Argento! Il romano arriva in finale superando i primi 2 atleti con facilità in semifinale contro il tedesco è stata dura ma la vittoria è arrivata all’enciosen. La finale bellissima contro il Portoghese Nuno è stata in equilibrio fino alla 30 secondi dalla fine, ma poi il bravo atleta lusitano è riuscito a piazzare una proiezione e li sono finiti i giochi.

ALESSANDRO invece si è dovuto fermare ai quarti contro l’atleta tedesco dopo aver dimostrato nell’incontro precedente tutta la sua bravura vincendo il combattimento con 2 proiezioni da manuale contro l’atleta spagnolo.

 

 

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