DA SALISBURGO A NAPOLI, SULLE ALI DELLA GLORIA
Eventskarate 31 dicembre 2012
Caterina Marmo
L’aria delle Alpi Austriache ha giovato a Mirka Vasekova Bedendo; la karateka slovacca – rodigina d’adozione – che gareggia per la nazionale ceca, ha sfoderato una prestazione superlativa
che le ha permesso di raggiungere la finale nell’ ultima tappa di Premiere League 2012, svoltasi a Salisburgo nel week end dell’Immacolata.
Partita dall’Italia con molte perplessità dovute alle precarie condizioni di salute, turno dopo turno ha aumentato la fiducia in sé stessa e nelle proprie capacità, arrivando a giocarsi l’oro nel kata – esecuzione delle forme – senior con la n. 2 del mondo, la francese Sandy Scordo. Questo il suo ruolino di marcia: nella pool 3, ha incontrato e battuto 4:1 la tedesca Olivia Kittel, Seyunchin contro Jion; poi 5:0 rifilato alla padrona di casa, Sabina Herzog, qui Haiku e Kanku Dai; infine 4: 1 per lei contro la toscana Serena Bonucelli, col suo cavallo di battaglia, l’Annan, opposto al Suparinpai.
In semifinale ha sconfitto la cinese di Hong Kong Wu Lok Man, sempre per 4:1, proponendo il suo Suparinpai.
Pur in preda a una comprensibile tensione, la Vasekova ha coraggiosamente proposto in finale qualcosa che non si vede spesso, il Pachu, a sfidare l’Unsu, la carta migliore dell’atleta transalpina. Epilogo: battuta per 5:0, Mirka si è portata a casa – oltre ai generosi applausi del pubblico – una medaglia d’argento e tanti punti per la classifica mondiale.
Passiamo ai ragazzi rodigini e padovani da lei preparati atleticamente presso la sede della ASD Silver Gym di Rovigo. Sfortunata Sara Grigoletto, uscita subito contro una delle teoriche favorite, la serba Marija Madzarevic. Decisamente meglio è andata in campo maschile: nella pool 1 Francesco Grande ha faticato un po’ all’avvio, 3:2 col Bassai Dai sull’ucraino Volodymyr Prokopiv, che ha eseguito il Jion. Il superamento del primo ostacolo gli ha regalato sicurezza, tanto da esprimere una maggiore forza nei colpi, così che ha eliminato per 5:0 sia il lussemburghese Rafael Dos Santos, sia il tedesco Kristian Agsen – esibendosi di seguito nel Sepai e Suparinpai. Poi si è ritrovato davanti il venezuelano Cleivier Casanova, decisamente più esperto e più robusto fisicamente, ed è arrivata la battuta d’arresto, 0:5 col Paichu. Il bilancio di Grande è comunque positivo, essendo il più giovane fra i karateka in gara, e alla prima esperienza in assoluto in Premiere League fra i senior.
Molto bene anche il più navigato Marco Stoppa, che nella pool 4 è partito forte, con un 4:1 ai danni di Julian Wieser, Seyeunchin su Jion; 5:0 sull’austriaco Mike Schaunig, che come lui ha proposto il Seipai; 4:1 contro il croato Tomislav Stolar, Suparinpai stavolta. Al termine, è incappato nel danese Christopher Rode Scotte, vincitore per 4:1 sul suo Annan.
Con queste positive premesse, nel fine settimana successivo i due ragazzi si sono spostati a Monteruscello ( NA ) per la 4a edizione dell’ Open di Campania, ormai una classica italiana con oltre mille iscritti. E per entrambi c’è stata la conferma di un ottimo stato di forma. Marco Stoppa riesce nell’impresa di piazzarsi secondo nella categoria senior, in una competizione che presentava un range di concorrenti davvero notevole. Questi i suoi risultati: 4:1 al primo turno, contro Francesco Landi, Seienchin e Jion gli esercizi eseguiti; ancora 4:1 su Ivan Camin, tutti e due col Suparinpai; sempre 4:1 su Walter Migliaccio, Annan per lui e Gankaku per l’avversario.
In finale ha trovato l’ostico Gabriele Petroni, che lo ha superato per 4:1, proponendo il Gankaku contro il Kusanku.
Per Francesco Grande un altro esordio, quello nella categoria junior a livello nazionale. Comincia col 5:0 su Riccardo Mileto, col Bassai Dai opposto al Kanku Dai. Un po’ più contrastata l’affermazione su Luigi Recchia, 3:2 con il Suparinpai sull’Unsu del rivale. Sconfitto al fotofinish dal lombardo Lorenzo Rovelli per 3:2, per una perdita di equilibrio che ha negativamente influenzato i giudici nonostante la resa tecnica del suo kata – l’Annan -Francesco si è rifatto nella finale per il terzo posto, praticamente un derby rodigino, dato che si è scontrato con Filippo Previato imponendosi per 3:2 con il Paiku.
Una gran chiusura d’anno per i due giovani karateka, che aspettano il 2013 per presentarsi alla ribalta interna e internazionale con rinnovate speranze.