Il perfetto “Mikazuki tobi geri” di Mikio Yahara,

uno dei più grandi interpreti di Unsu di tutti i tempi.

UNSU – Mani come nuvole

Eventskarate 23 maggio 2014

Di Ilio Semino

Unsu (Unshu in Okinawense) viene tradotto come “ mani come nuvole” o “mani nelle nuvole”, come si intende raffigurare nella parte iniziale del kata (sho waza).

L’origine di Unsu, piuttosto recente, viene attribuita ad Aragaki, come i kata  Sochin e Nijushiho, prevalentemente dal fatto che contiene le caratteristiche tecniche di awase teisho e la posizione sanchin dachi, oltre che l’esclusiva tecnica di kensei (gesto che distrae – finta) presente soltanto in Nijushiho.

Altre fonti sostengono che il kata sia stato tratto da forme di danza folkloristiche tradizionali di Okinawa, quali omaggi alle divinità del vento (Fujin) e del tuono e del fulmine (Raijen), che la sua esecuzione rappresenti lo svolgersi di una tempesta, seguita al movimento agile e veloce delle nuvole e che le tecniche in esso contenute, oltre al movimento delle nuvole, rappresentino i tuoni ed i fulmini, i cambiamenti di direzione del vento e la tromba d’aria rappresentata dal complicato salto in rotazione di 360°.

Tecnicamente Unsu è un esercizio molto complesso ed interessante, forse il più dinamico e vario dei kata shotokan, che richiede estrema agilità e potenza, velocità, contrazioni e decontrazioni muscolari rapidissime e cambi repentini di direzione: proprio come il mutare del temporale in funzione del vento. Certamente un kata molto spettacolare che richiede un allenamento costante e faticoso. Il bunkai prevede la difesa da attacchi a tutti e tre i livelli di bersaglio (alto, medio e basso), così come l’utilizzo di tecniche di mano inusuali ed adatte a praticanti esperti. Anche le tecniche di calcio sono utilizzate in maniera particolare: il mae geri è seguito da una complicata rotazione, i mawashigeri (presenti soltanto in Unsu) sono scagliati da terra ed il kakatogeri, anch’esso presente solo in questo kata, richiede una inclinazione esasperata del busto.

Tra le tecniche caratteristiche troviamo ippon nukite, keito uke, seiryuto uchi,teisho, haito, la già citata kensei, zuki-uke e haishu uke.

La tecnica più famosa di Unsu è il mikazuki tobi geri seguito da ushiro tobi geri che vengono eseguiti durante un salto di 360°, che risulta essere il gesto atletico più complicato dell’intero panorama dei kata conosciuti. Sfortunatamente la richiesta agonistica di spettacolarità ha progressivamente mortificato l’uso preciso delle tecniche a favore di un salto più acrobatico e alto, tanto è vero che la maggioranza degli atleti non esegue correttamente il mikazuki tobi geri  che prevede che la pianta del piede destro colpisca in volo il palmo della mano sinistra, tantomeno l’ushiro tobi geri durante la discesa a terra.

Unsu conta 48 waza e due kiai, alla trentaseiesima e quarantottesima tecnica. Se si escludono i kata Tekki, che nel loro svilippo (enbusen) utilizzano soltanto due posizioni, Unsu è l’unico kata shotokan a non prevedere la posizione kokutsu dachi, altrimenti presente in tutti gli altri esercizi.

Statisticamente è il kata maggiormente interpretato nelle competizioni di alto livello.

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