Open di karate

Eventskarate 27 settembre 2014

Caterina Marmo

 KRANJ ( SLO ) – La città di Kranj, sita a circa 30 km da Lubiana nel nord ovest della Slovenia, nonostante la devastante crisi economica che affligge l’intero Paese è riuscita nella piccola impresa di organizzare la 15esima edizione dell’Open di karate,svoltosi sabato 20 settembre.

 

 Il palazzetto dello sport era sufficientemente adeguato per capienza, ma forse non all’altezza di una manifestazione di tale livello quanto a servizi e standard di sicurezza.

 La partecipazione degli atleti, provenienti da 6 nazioni europee, è stata piuttosto scarsa nelle categorie considerate ludiche e in quelle agonistiche alte; viceversa, molto frequentate quelle intermedie.

 Presenti per la prima volta a questo appuntamento in terra slovena, i karateka preparati atleticamente da Mirka Vasekova Bedendo presso l’ASD Silver Gym di Rovigo hanno ben figurato nella disciplina del kata – combattimento immaginario. Questo sebbene fossero spesso al cospetto di avversari con esperienza in competizioni internazionali di un certo spessore, e comunque abituati a una maggior consuetudine col tatami in situazioni di gara.

 Nella senior maschile erano rappresentati da Mattia Menegato; il 19enne rodigino tesserato Centro Karate Riccione ha sparato un Suparimpai molto tirato e aggressivo, che gli ha consentito di accedere alla finale col punteggio di. 4:1.

 Nello scontro per la prima posizione s’è dovuto arrendere al suo avversario, perchè durante l’Annan gli sono mancati fiato e forza per condurlo in porto con efficacia. Il suo argento è sicuramente indice di un allenamento che comincia a dare i suoi frutti, in vista dei suoi prossimi e più impegnativi cimenti all’estero.

 Proseguiamo con la categoria ragazzi 11-12 anni, corrispettivo della nostra esordienti A. Qui è arrivato l’oro di giornata, grazie a Emilio Spoladore, che ha esibito un’ottima forma dopo 5 mesi circa di assenza dalle gare.

 

Spoladore ha iniziato il suo percorso con un 5:0 con il Gekisai Dai Ichi, ai danni del teorico favorito, Igor Abramovic. Nel secondo turno il verdetto a suo favore è stato un po’ più sofferto, 3:2 con la Saifa peraltro ben eseguita. Al terzo incontro, Spoladore ha tentato la carta del kata più alto a sua disposizione, il Sanseru, mai provato finora in gara. Nonostante un’incertezza, di cui s’è accorto palesemente, e un pelo di velocità in meno del necessario, l’atleta ha proseguito con determinazione il suo esercizio senza demoralizzarsi. E’ stato premiato con un 4:1, incoraggiante per l’epilogo della finale.

 

Dopo aver pazientemente atteso di conoscere il suo rivale per il primo posto, il giovane karateka

ha proposto il Pinan Shodan, che ha piegato il diretto concorrente sloveno per 5:0 . Lucidità

e maturità, anche nella strategia della sua prova, hanno messo d’accordo i giudici.

 

A William Lionello, schierato tra i cadetti, ovvero i ragazzi tra i 14 e i 16 anni, è mancato un pizzico di incisività in un Seisan tecnicamente pulito e corretto. Uscito al primo turno, con concrete possibilità di ripescaggio, non ha potuto usufruirne per l’eliminazione in semifinale dell’atleta che l’aveva sconfitto. La sua avventura a Kranj è terminata così.

 

Anche per questi due alfieri rodigini, sono previsti ulteriori impegni in terra straniera, ancora da definire.

 Da segnalare, per le altre palestre seguite dalla Vasekova – Arre e Granze, provincia di Padova – il brillante terzo posto di Alessandro Berto nella categoria agonistica open, e quello di Laura Meneghetti, anche lei nell’open al femminile, fra le cadette. Fra i non agonisti, a medaglia Stefano Piva – oro – e Giulio Meneghetti -argento – nella fascia dei bambini entro gli 8 anni.

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