Esecutivo Wkf: Italia resta al palo

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15 novembre 2014 | Archiviato come: Arti Marziali | Scritto da: Redazione

A Brema, il giorno 4 si sono svolte anche le elezioni per il rinnovo del Comitato esecutivo della Wkf. 26 le candidature per 140 voti disponibili e questi i nominativi eletti:

Antonio Espinós, Presidente (Spagna); José García Maañón, 1° Vicepresidente (Argentina); Toshihisa Nagura, Segretario Generale (Giappone); Michael Dinsdale, Tesoriere Generale (GB);Kuang-Huei Chang, 2° Vicepresidente (Taipei); Béchir Cherif, 3° Vicepresidente (Tunisia); Gunnar Nordahl, 4° Vicepresidente (Norvegia); Francis Didier, Vicepresidente e Commissario Sport (Francia); Nasser Alrazooqi, Vicepresidente (Emirati Arabi Uniti); William Millerson, Vicepresidente (Curaçao); Michael Kassis, Vicepresidente (Australia); Mohamed Tahar Mesbahi, WKF Vicepresidente (Algeria); Souleymane Gaye, Assistente Tesoriere Generale (Senegal); José Antonio Méndez, Assistente Segretario Generale (Puerto Rico). Come membri del Comitato Esecutivo WKF : Ibrahim Al Gannas, (Saudi Arabia); Stjepan Celan, (Croazia); John Di Pasquale, (USA); Makarita Lenoa, (Fiji); Yrsa Lindqvist, (Finlandia); Dieudonné Okombi, (Congo Brazaville); Wolfgang Weigert, (Germania); Vincent Chen, (Malesia); Luiz Carlos Cardozo, (Brasile); Esat Delihasan, (Turchia); Carmen Díaz, (Venezuela); Davide Benetello, (Italia).
L’italiano Benetello, è da precisare, già plurititolato campione e componente della commissione tecnica giovanile Fijlkam, è diventato membro del CE, in base agli statuti WKF, in quanto rieletto all’unanimità presidente della Commissione Atleti, composta da Tessy Scholtes (Lussemburgo), Ngan Hoang Nguyen (Vietnam), Simon Klausberger (Austria) e dai due nuovi membri eletti dagli atleti Antonio Diaz (Venezuela) e Douglas Santos Brose (Brazil). Così è dato apprendere dal sito on line della WKF. La candidatura ufficiale italiana alla carica, presentata dal presidente federale Domenico Falcone, era peraltro quella del Vicepresidente del settore karate Fijlkam Sergio Donati. Una candidatura qualificata ed autorevole, incoraggiata tra l’altro da diversi paesi continentali, portata avanti per un contributo al cambiamento, alla trasparenza, al miglioramento. L’Italia si presentava forte dei suoi perduranti successi internazionali e del fatto di poter vantare quattro membri nel CIO e 18 presidenti di federazioni mondiali, un’indiscussa eccellenza tecnica, strutture logistiche all’avanguardia con il Palapellicone di Ostia (RM): ed un grande interesse ha suscitato l’evento Expo di Milano in cui il karate sarà presente con il Walt Disney Topolino Trophy. Nonostante tutto questo, l’ Italia è rimasta a bocca asciutta…ma da una dirigenza WKF che, nonostante i clamorosi fallimenti cui è andata incontro sul terreno del riconoscimento olimpico del karate, non ha ritenuto di presentare, nemmeno proforma (!) le proprie dimissioni, e che aveva dovuto ingoiare anche il “rospo” del reintegro disposto dagli organismi di giustizia sportiva (CAS, Court of Arbitration for Sport) del precedente Segretario generale, il greco George Yerolimpos, c’era ben poco da sperare. Addirittura, in uno sfacciato programma di autoconservazione – di cui a fatica ci stiamo liberando anche in Italia, perché chi è incollato ad una poltrona ed all’ “inebriante” potere che può esercitare, non la molla – è stato approvato un cambiamento dello statuto con l’innalzamento dei limiti di età a 70 anni per il presidente ed i membri direttivi!Nè è stata presa in considerazione la proposta italiana di cambiare l’ordine dei lavori del congresso, anteponendo – come era logico e naturale che fosse – l’esame degli aspetti finanziari alle operazioni di voto. Decisioni molto discutibili, dalle quali hanno preso le distanze anche paesi quali la Grecia, Cina, Iran, Singapore… E come ciliegina sulla torta, ad elezioni concluse non si è potuto apprendere nemmeno i voti riportati dalle singole candidature, “per non infiammare ancor di più la platea”, questa la stupefacente risposta data dal presidente Espinos ad un giornalista specializzato italiano che li richiedeva…Una situazione complessa quella della WKF, sulla quale magari ritorneremo a suo tempo.

 

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