La difficile corsa a un posto per Tokio 2020

Eventskarate 14 novembre 2018

fonte. YOI

Difficile davvero per gli azzurri conquistare un posto tra i dieci (in realtà otto, perché uno è riservato al Giappone in quanto nazione ospitante e un altro è un ‘jolly’) disponibili per ogni categoria di peso e per il kata.

Per giustificare questa realistica affermazione occorre analizzare attentamente i criteri di qualificazione, disponibili in lingua inglese sul sito della Wkf.
A) Sono 80 i posti a disposizione per le otto diverse categorie: kumite maschile -67, -75 e +75 kg; kata maschile individuale; kumite femminile -55, -61 e +61 kg; kata femminile individuale. Come si vede le cinque categorie del kumite Wkf sono state accorpate a tre e non sono previste le gare a squadra, né per il kumite né per il kata.
B) Ogni comitato olimpico (=ogni nazione) può qualificare al massimo otto atleti/e, uno/a per evento.
C) Il principale mezzo di qualificazione è piazzarsi ai primi 4 (quattro) posti negli Olympic Standing del 6 aprile 2020. Per fare questo occorre partecipare con successo alle gare della Premier League in tutto il mondo e ai campionati continentali (europei, pan-asiatici ecc). In questo modo si qualificheranno 32 atleti in tutto, sempre rispettando la quota di 1 atleta per gara per nazione.
(Qual’ è la situazione odierna degli Olympic standings a quattro mesi dall’inizio del periodo utile? Per il momento non troppo brillante per gli atleti della Fijlkam, nessuno dei quali figura tra i primi quattro, oppure otto della propria categoria. Nessun nostro atleta figura nel kata maschile,dominato dal Giappone. Nel kumite fino a 67 kg Crescenzo è 16° e Maresca 17°. Nei -75 kg. Busà è al momento solo 13°, mentre nei +75 nessun italiano compare nelle zone alte della classifica. In campo femminile, nel kata (dominato dal Giappone, 4 atlete nelle prime 9) Viviana Bottaro è 10°,Sara Battaglia 37°. Nel kumite -55 kg. la pur fortissima Sara Cardin è al momento solo 33°, nei -61 non abbiamo atlete in classifica,mentre nei +61 stiamo un po’ meglio con il 9°posto della Ferracuti e il 12°della Semeraro. Naturalmente nel prossimo anno e mezzo non mancheranno le occasioni per scalare la classifica, ma per Aschieri e i preparatori del kata la strada appare in salita.)
D) Una strada alternativa per guadagnarsi il posto alle Olimpiadi è piazzarsi ai primi tre posti del torneo di qualificazione, che si terrà a Parigi dall’8 al 10 maggio 2020, e sarà riservato agli atleti NON ancora qualificati per i Giochi. Questo torneo assegna in totale 24 posti.
E) 12 posti saranno disponibili come rappresentativa continentale per gli atleti vincitori dei giochi continentali (p.es.campionati europei) che non si fossero qualificati in altro modo.
F) Il paese ospitante (ilGiappone) avrà diritto a un posto in ogni categoria e gara. Se, come è prevedibile, atleti giapponesi si saranno qualificati in altro modo, il loro posto sarà riassegnato. In nessun modo vedremo due giapponesi nella stessa gara, il che, nel kata ma anche nel kumite, è un vantaggio considerevole per tutti gli altri. Ma ahimè, per riassegnare ilposto si guarderanno gli Olympic standings!
G) Infine 4 posti saranno le famose wild cards, da assegnare su richiesta dei comitati olimpici nazionali. Penso ad Aghayev e Busà nel caso che non riuscissero a scalare gli Olympic standings.
Il 2 giugno 2020 sarà pubblicata la lista ufficiale degli atleti qualificati.
P.S.

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