Uomini con le gonne.

Eventskarate 18 novembre 2019

Bruno Ballardini

Una foto persa e ritrovata oggi. Sono passati ventisette anni da questa esibizione.

Doveva essere il 1992, a Castel S. Angelo, a Roma. In quell’occasione ho eseguito un kata antico e poi ho presentato altre due dimostrazioni dei miei amici Massimo Di Luigi, ex campione europeo di karate, e Renato Tamburelli, uno dei migliori maestri italiani di Aikido. Ecco com’è andata… Un giorno, verso gli inizi dell’estate, Gianni Canonico, patron delle Edizioni Mediterranee, mi fa: «Carissimo Ballardini, le va di fare una serata alla Fiera del Libro di Castel S.Angelo fra poco, a luglio? Io sono pieno di impegni, casomai parla lei, presenta un paio di libri sulle arti marziali… le va?». E io: «Va bene, perché no?». Passa un mese e, a circa due giorni dalla serata in programma, per caso (dico, per caso) faccio un salto a Castel S.Angelo per dare un’occhiata. Trovo la responsabile della manifestazione e mi presento. Lei mi fa: «Allora, ha preparato la dimostrazione?». Io trasecolo: «Quale dimostrazione??» e lei: «Ma come! Avevo detto all’Editore che invece della solita presentazione di libri sulle arti marziali, volevamo una DIMOSTRAZIONE!». Io faccio finta di aver capito male e rispondo: «Ah sì sì certo, la dimostrazione! Tutto a posto!». Faccio una fuga a casa e mi attacco al telefono disperatamente per cercare degli amici che 1) abbiano la palestra ancora aperta per provare una qualsivoglia dimostrazione e 2) siano disponibili a darmi manforte perché da solo in due giorni non posso preparare una cippa. Mi rispondono senza problemi Massimo di Luigi che porta un uke ben allenato e Renato Tamburelli con due dei suoi terzi o quarti dan che caricano perfino un furgoncino con i tatami della palestra. Non finirò mai di ringraziare questi amici. Nessuno ha avuto il tempo di preparare nulla. Ed è venuta benissimo lo stesso. Penso che se non avessimo avuto tutta quell’adrenalina e ci fossimo imbarcati in una complicata preparazione di mesi e mesi, la dimostrazione sarebbe venuta perfino peggio.

Qui, la scena buffa. Prima delle nostre dimostrazioni, improvviso una breve introduzione spiegando per sommi capi che cosa sono le arti marziali che presenteremo: il karate e l’aikido. Ad un certo punto mi trovo a dover spiegare perché noi del karate vestiamo in un modo e quelli dell’aikido invece portano questa specie di gonna. Racconto al pubblico la tradizione e il significato dell’hakama e mentre parlo il maestro Tamburelli guarda l’indumento come se scoprisse per la prima volta di indossarlo. La cosa, per lui, era talmente ovvia e naturale che sembrava non averci mai fatto caso. La sua espressione è stata immortalata dal fotografo..

 

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