Giri 義理, un inestinguibile debito di gratitudine.

Eventskarate 08 aprile 2022

Paolo Taigô Kônin Spongia

Uno dei segni che contraddistinguono con certezza un vero Maestro è il suo legame e la sua gratitudine verso il suo proprio Maestro.

 In Giapponese si definisce Giri 義理, un inestinguibile debito di gratitudine.

Un vero Maestro si sentirà eternamente debitore nei confronti del suo Maestro e continuerà finchè sarà possibile ad imparare da lui e, soprattutto, a stargli vicino cercando di restituire qualcosa della ricchezza che ha ricevuto.

Ne faccio esperienza diretta con i miei Maestri (nella tradizione del Goju-ryu e dello Zen) e sono testimone della devozione che dimostrano i miei Maestri verso i loro.

Ho visto con i miei occhi la devozione di Higaonna Sensei verso An’Ichi Miyagi Sensei.

Ho visto con i miei occhi Higaonna Sensei già anziano continuare a perfezionarsi sotto la guida del suo Maestro fino alla sua morte.

Altrettanta devozione ho visto da parte di Higaonna Sensei nei confronti di Shuichi Aragaki Sensei, che considerava parimenti un suo Maestro.

Ho visto la devozione di Nakamura Sensei nei confronti di Higaonna Sensei e di Aragaki Sensei (che era stato il suo insegnante prima di Higaonna Sensei) e di tutti i miei condiscepoli (grandissimi Maestri a loro volta) nei confronti di Higaonna Sensei.

Ho sentito migliaia di volte il Maestro Taiten citare il suo Maestro e ricordarlo con gli occhi lucidi, altrettanto ho visto fare dal Maestro Dainin Jôkô nei confronti del suo Maestro…

Se non si è stati dei veri allievi, il che significa aver davvero seguito il proprio Maestro ed essergli rimasti debitori e devoti, non si potrà mai essere davvero dei Maestri, degli insegnanti completi e maturi.

Si cadrà inevitabilmente nell’autoreferenzialità e nell’arroganza con tutte le derive patologiche che ne derivano e con l’inevitabile insufficienza tecnica e morale.

Certo che, in un’epoca in cui nell’ambito del Karate le federazioni sportive hanno fatto credere che si possa diventare dei maestri senza mai aver avuto un maestro il mio discorso sarà per molti di questi ‘maestri’ incomprensibile.

(Nella foto: Okinawa, Nakamura Sensei aiuta Aragaki Sensei ad indossare le sue scarpe)

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