Ilio Semino.

Si è concluso domenica l’aggiornamento docenti della Fesik presso il Centro Tecnico Federale di Campi Bisenzio (FI).

Cosciente ed assertore che karate sia un fatto culturale e sociale ed a fronte del fatto che nessuna disciplina del corpo e della mente e tantomeno nessuno sport, sono rimasti alla pratica come dieci, venti o quaranta anni fa,

nelle ore messe a mia disposizione ho provato, con molta fatica e tanti errori, a presentare un modo alternativo di interpretare i fondamentali, sia individualmente che a coppie ed a gruppi, nonché un approfondimento “differente” dei due kata Hangetsu e Kanku dai. Ringrazio i Maestri Fulvio Santini, Fabio Raimondo e Paolo Chiavenna per avermi aiutato nell’illustrazione delle tecniche.

Spero di aver consegnato ai presenti un piccolo contributo per rendere migliore il loro allenamento ed il loro insegnamento. I loro commenti saranno per me utilissimi.

Gli esami di dan, tenutisi a fine corso, hanno registrato diversi candidati ritenuti non idonei, a dimostrazione della necessità di docenti ed allievi di una pratica più costante, precisa, diligente ed appassionata.

Ringrazio la Fesik per l’opportunità e tutti i presenti a questo aggiornamento annuale, che penso avrebbe dovuto ricevere maggior sensibilità da parte di coloro che non erano presenti.

Chiudo citando una frase contenuta nel libro “Denshō” del M. Matteo Greghi, che recita: “Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri.

Buona settimana a tutti!👊

Foto di Nicola Altieri.

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