Sergio Valeri in Giappone

eventskarate 04 settembre 2005

 

addetto stampa

L’estate scorsa l’istruttore Sergio Valeri, Delegato Provinciale della provincia di Viterbo, Direttore tecnico delle Associazioni Sportive VELTA KARATE,  4° Dan e Arbitro Nazionale della FIAM Federazione italiana arti marziali  ha rappresentato la FIAM durante una conferenza tenutasi nella città di Sendai, in Giappone.

Sergio Valeri insieme ad alcuni suoi allievi (Anna Rachele Guerrini, Annamaria Strabioli e Nicola Concarella) sono stati ospiti del M° Kenichi Osada durante la trasferta in Giappone ed insieme hanno vissuto un’interessante scambio culturale.

Il M° Kenichi Osada insegna lo stile Daido Juku, (uno stile di karate a contatto pieno in cui è ammesso il K.O., colpi di braccia, gambe, testa, ginocchio, gomito, proiezioni e lotta a terra) fondato dal M° Takashi Azuma, il quale militò nel Kyokushinkai e nel judo.  Il M° Kenichi Osada è molto famoso in Giappone, specialmente dopo la vittoria a Bangkok per KO contro il campione Tailandese di Thai Boxe.

Nel soggiorno a Sendai la Delegazione Italiana è stata accolta con imbarazzante ospitalità sia dal M° Osada che da tutti gli allievi e genitori del Bujin (Associazione del Maestro). Gli allenamenti sono stati tenuti a rotazione dal M° Osada che ha tenuto a presentare il suo stile e dal M° Valeri che ha mostrato i sistemi e le metodologie di insegnamento usate in Italia nel Kata, nel Kumite e nella preparazione fisica.

Il 5 Agosto si è tenuta la conferenza il quale tema era: “Cosa può fare il Dojo per la società?”, tema che neanche a farlo apposta sembra avere caratteristiche globali visto i recenti lavori ed indirizzi della FIAM….I relatori erano Maestri di judo, karate, shorinji kempo, e kendo.

Sergio Valeri è stato invitato a parlare, con l’aiuto di una interprete, della situazione generale delle arti marziali e del Karate in Italia, del suo dojo, della funzione sociale del dojo stesso (disabili e disagiati) nonché, sempre caro ai Giapponesi, di come noi Italiani consideriamo il Budo Giapponese.

L’intervento è stato molto apprezzato, ha colpito specialmente la formazione degli insegnanti tecnici che prevede lo studio di psicologia e di metodologia di insegnamento, per noi basilare, per loro una novità come la collaborazione della federazione con psichiatri e neurologi.

Il M° Osada già è stato in Italia in più volte dopo il gemellaggio di Ishinomaki con Civitavecchia del 2000 durante il quale conobbe il M° Pucci e l’istruttore Valeri. (Tra le due Città infatti esiste un rapporto fin dal lontano 1613 durante il primo viaggio diplomatico intercontinentale del Giappone, ricordato dalla statua del samurai Hasakure nei pressi del porto di Civitavecchia).

Ora le Società VELTA KARATE  si adopereranno per accogliere la delegazione giapponese nel 2007 per continuare un lavoro di ricerca e di scambio dei valori del Budo che ormai va considerato un movimento culturale, un sistema educativo e di crescita personale di portata mondiale.

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