Er matrimonio de Vincenzo
eventskarate 22 luglio 2008
Di F. Piccinelli
Cavolo che post! Lunghissimo! L’ho scritto in diversi momenti..a casa di Iuri, con Giorgia e Valeria che mi si arrampiacavano addosso, sull’aereo del ritorno, sul treno per l’università. Non era mia intenzione essere così prolisso, ma sono stato fomentato da amici che si sono divertiti a leggere le sciocchezze che scrivo.
Chi volesse leggere anche quelle che seguono, dovrà armarsi di pazienza..
Sono appena tornato da Roma..riassumo brevemente una trasferta come sempre molto piacevole.
Partenza sabato mattina all’alba..come di consueto arrivo in aeroporto in grande anticipo, solite mosse da imbranato al controllo bagagli, con qualche signore che sbuffa dietro di me…’ma che te sbuffi!’, tanto poi ti tocca aspettare un’ora la partenza! Mah!
Inizio a leggere la guida di Barcellona per ingannare l’attesa, salgo in aereo saltando la fila grazie al check-in on-line. Mi metto alle uscite di sicurezza, dove si sta più comodi. Arriva una bellissima ragazza che si siede nella mia fila. Una signora mi chiede se posso cambiare posto..rispondo sì, penso no. Riesco ad evitare l’invito con un po’ di fortuna e approfittando del trambusto salto accanto alla signorina, che si dimostra molto simpatica e con cui chiacchiero per tutto il viaggio. Molto discretamente le chiedo il numero di telefono, che mi viene timidamente concesso. All’uscita c’è Iuri ad attendermi, che subito intuisce l’accaduto vedendomi camminare con atteggiamento insolitamente ‘baldanzoso’. Un buon inizio.
In motorino fino al centro commerciale , con abito sventolante in mano a mo’ di bandiera. ‘A Fa, me devo comprà na cammicia. Ce l’ho. ma nun c’ho voja de stiralla’. Comprata la camicia torniamo a casa, non prima del solito fallimentare gratta e vinci ‘A Fa porti jella!’. Tolta dalla confezione, la camicia appare tremendamente stropicciata ‘Ma li mortacci loro!’. Voliamo quindi dai genitori di Iuri, a scroccare un buon pranzo e a far sistemare la camicia: solite scene di divertente vita romana, con la pazientissima signora Rosa e col mitico Alberto, grande maestro di karate e pescatore, duro nella forma ed efficace nei contenuti. ‘Mavvaffanculo Fa!’ sarebbe il commento alle mie parole.Un tempo quando mi vedeva diceva’Ao! Ce stà l’austroungarico!’..troppo forte Albe’! Ci prepariamo quindi per la cerimonia: giacca, camicia e cravatta con un sole rovente che , come si suol dire, ’spacca il culo’ (il noto detto rivisitato dal solito poeta Iuri).
Come esco di casa sono già schifosamente sudato. Insieme a Roberto con famiglia ci rechiamo nel centro di Roma…parcheggio lontanissimo causa ztl, passeggiata nel caldo sahariano di una Roma sempre stupenda, anche vista attraverso il sudore. C’è di bello che la camicia non è più a chiazze, ma uniformemente bagnata. La presenza di Roberto non mi aiuta… quando apre bocca o fa una smorfia rido come un imbecille, ma chi lo conosce lo sa, è davvero irresistibile.
Arriviamo in chiesa (a piazza Venezia! spettacolo!), c’è Vincenzo che attende la sposa, insieme a qualche personaggione del karate che non vedo da una vita..tra gli altri Davide Benetello, il mio storico idolo che ho avuto l’onore di affrontare in allenamento e in gara e di conoscere ed apprezzare anche fuori dal tatami…un vero campione. In chiesa c’è fresco, ma continuo a sudare..colpa di Roberto.. si avvicina un vecchio amico zoppicando, Roberto lo saluta e gli dice con faccia di bronzo ‘Ao! te vedo ‘n forma’. quello:’grazie’.Lui continua ‘Ao! te vedo proprio ‘n forma!’. ‘Ma veramente.. mi sono appena operato al ginocchio. Zoppico..non si vede?’. ‘Ah sì! Pensavo che te facevano male ‘e scarpe!’.
E qui apro una parentesi, come faccio spesso, per una breve monografia su un vero soggettone. Credo che di persone così, se sei fortunato, ne conosci una sola nella vita; qualcuno direbbe che se sei ancora più fortunato, non ne conosci neanche una. Di certo non io, che benedico il giorno in cui mi ha scelto (ancora non mi spiego bene per quale motivo) per far parte della prestigiosa squadra di karate dei carabinieri, rinnovandomi la fiducia in più occasioni nel corso degli anni.
Il Baffo o lo ami o lo odi, non ci sono mezze misure. Io stesso non l’ho sempre amato: la stima nei suoi confronti è frutto di anni di esperienze condivise, di momenti di confronto, di chiacchiere, rimproveri, consigli. Vorrei segnalarlo alla Lonely Planet, da inserire nel capitolo “Le cose da vedere a Roma”.Un comandante carismatico, con un senso pratico e tattico impressionanti, capace di vedere il presente ed intuire il futuro, pragmatico, diretto, coraggioso, combattivo, scaltro ai confini del lecito, istrionico, sempre pronto a reagire con parole ed azioni immediate, un punto di riferimento, leale con gli amici , duro e tagliente con i nemici, capace di esorcizzare con ironia anche le situazioni più difficili e gravi, e di far convivere nel suo gruppo disciplina ferrea e spensierato divertimento, al momento giusto. Se ti parla e la gente intorno sorride, anche se non capisci..’te sta a pia’ per culo’. I suoi discorsi hanno spesso due livelli di comprensione, uno popolare, in chiaro, l’altro codificato in parole, modi di dire, smorfie, gesti, che in pochi capicono e che lo rendono irresistibile e spassoso. Se credi di averlo fregato..controlla meglio! Attento ai dettagli, a volte impietoso e cinico, ma sempre corretto e umano a conti fatti. Un maestro di vita vera, dell’adattarsi, dell’essere pronti a tutto e del non farsi mettere i piedi in testa (il ‘culocallonpanza’ è sempre meglio del viceversa). Poiché mi sento in debito con quest’uomo che mi ha dato tanto, mi pare giusto fermarmi alle qualità e chiudere qui la mia parentesi. Per i difetti contattate la cara Antonella
Mi allontano un po’, almeno smetto di ridere.
La sposa è bellissima e così la cerimonia, in un contesto magnifico come piazza Venezia…mi ritrovo a fare foto da turista, poi mi sovviene che per anni ci sono passato decine di volte al giorno senza troppo curarmene. Il caldo non sembra dar tregua. Ci dirigiamo fuori Roma alla ricerca del ristorante: qui ci attende un abbondante antipasto a buffet. Ovviamente mi strafogo.
E’ questa l’occasione per far due chiacchiere con gli amici che riconosco tra gli invitati. Il bel Grifo, sempre impeccabile e al centro dell’attenzione, sorriso plastico e posa da fotoromanzo,’A Piccinè, c’ho da fa’ con raffiche di aneddoti e battute che come ai vecchi tempi mi fanno ‘pisciare sotto’: non c’è speranza, non smetterò mai di sudare.
Rivedo con piacere i vecchi preparatori Alberto e Felice, i judoka Ciccio (in partenza per Pechino..in bocca al lupo!) e Fabrizio, latin lover de trastevere.
Poi Veronica e Francesco, coppia vincente ed iperattiva, mi aggiornano sull’espansione coloniale della loro famiglia.
Scrocco al grande Benetello una copia con dedica della sua biografia..d’altronde, sono un fan affezionato! La serata procede tra piatti abbondanti, risate, chiacchiere, brindisi, ‘evviva gli sposi!’..finita la cena si passa ai dolci e al taglio della torta nel bel cortile del ristorante: poi musica, giochi, balli. Tra bambine volanti e spalle capricciose si fanno le 2..nel frattempo il livello alcolico è arrivato alle stelle..ne è testimone l’unica foto che mi faccio scattare dal maestro Roberto: nella sua mente sono ormai alto poco più di un metro e di conseguenza metà della mia testa non rientra nel suo campo visivo. Stanchi, assonnati e allegri ce ne torniamo a casa. La mattina inizia tardi, colazione e poi a pranzo da Massimo er cinese..quante volte ci ha sfamato il caro Massimo, e quanta birra bevuta in quel ristorante. Poi di nuovo a casa, giusto il tempo per un riposino, un saluto alle bambine e ai nonni e poi in aeroporto..si riparte. Che dire, un bel fine settimana, sereno e divertente. Spero tanto di poter dire che ho finito di studiare la prossima volta che rivedrò i miei amici romani! A Vincenzo e a Ramona auguro con tutto il cuore un futuro pieno di amore e felicità…un po’ banale, ma sincero: sono due persone meravigliose, lui campione del mondo di karate e di simpatia, generoso, caparbio e pieno di risorse, compagno di stanza e di allenamenti, un amico; lei dolce , intelligente e determinata, bellissima e ‘de core’, come solo i romani sanno essere. Beh, ce ne sarebbero ancora da dire, ma adesso sono proprio stanco! Alla prossima, che non sarà tanto presto.
PS: Il prossimo sabato si sposa il rustico David..mancherò all’evento.. ma auguri capoccione!