Nessun podio, nessun vincitore, nessun campione.

Eventskarate 15 settembre2019

M.C.

C’è un filo che, giorno dopo giorno, rischia di assottigliarsi.

Quel filo lega il presente con il passato e, per noi, che del Karate ne abbiamo fatto un pezzo (per alcuni importante) della nostra vita, quel passato ha un nome e un cognome, è quello dei Maestri fondatori. Per chi si riconosce nello stile Wado-Ryu, il passato si chiama Hironori Ōtsuka e in Italia, quel filo si chiama Yutake Toyama. Oggi, 15 Settembre, chi ha partecipato allo stage organizzato dal Maestro Mario Camera (International Wadokai Academy) presso il centro sportivo HSC zona AXA – Roma, ha avuto la sensazione che il  Maestro volesse donare uno dei capi di quel filo e, quindi, una parte della responsabilità di portare avanti i principi che il Maestro Ōtsuka ha definito e offerto ai praticanti. Non c’è futuro se non si guarda al passato.

Circa 300 appassionati, (di cui circa 80 Maestri) si sono radunati intorno al Maestro Toyama per un incontro, appunto, con il passato.

Per trasmettere i principi di base del Wado-Ryu, il Maestro non ha avuto bisogno di tecniche spettacolari o dimostrazioni di grossa abilità, è bastato il semplice (semplice?) Pinan Nidan per trovare spunti sufficienti per studiare.

E non è servito nemmeno un linguaggio forbito per trasmettere gli importanti messaggi che vengono dal passato, anche con il suo italiano incerto il Maestro è stato compreso da tutti, anche dai più giovani.

“Quando ci si allena in due, ad esempio nel kumitè, il saluto non deve essere un semplice rituale. Il saluto è un ringraziamento all’avversario che ci ha permesso di allenarci. E il rispetto va dato a tutti.” Scegliendo tra i partecipanti uno dei più giovani, il Maestro ha fatto praticamente vedere cosa intendeva. Dopo pochi scambi i due si sono salutati e il Maestro ha detto: “Non importa la mia e la sua età, il mio grado o il suo, il rispetto e il ringraziamento va dato ha tutti. Capito Maestri?”. Chi vuole intendere, intenda.

Al saluto finale, con l’immagine del fondatore alle sue spalle, il Maestro ha ringraziato per la partecipazione e ha poi regalato a tutti i gruppi dei dojo presenti il suo cordiale saluto personale.

Credo che il Maestro Mario Camera e i suoi collaboratori si meritino un grande ringraziamento per aver dato la possibilità a tanti appassionati di “toccare” la storia e prendere idealmente quel capo del filo per rinforzarlo sempre di più.

Come spesso abbiamo visto, quello che gli uomini molte volte divide, il Karatè tradizionale unisce.

Buon Karate a tutti

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