Salerno olimpica: il karate

Eventskarate 08 maggio 2021

Luigi Raffaele Di Maio

 La Provincia di Salerno, contribuisce, nell’accrescere numero di Atleti partecipanti alla prossima Olimpiade Estiva.

Stacca infatti il pass olimpico, Angelo Crescenzo, attualmente in forza all’Esercito Italiano ma, cresciuto ed ancora allenato, dalla sua associazione “natia”.

L’associazione in questione (APD Shirai Club S. Valentino), è già nota, nell’ambito sportivo per la miriade di risultati raggiunti dalla sua nascita (1993) ma, ancor più, per essere stata la prima in Campania e nel salernitano, con il Karate, a bissare questo risultato di rilievo e prestigioso, storico, pass olimpico.

Migliaia i risultati che essa può annoverare, sia come sodalizio, sia per ogni singolo Atleta, suo portabandiera. Decine, gli Atleti, “prestati” alle nazionali di classe della FiJLKAM, che salgono sui podi Internazionali, nel tempo.

Fra tutti, ovviamente spiccano, gli Olimpici: Bronzo, di Ruggiero Rosario alla prima Olimpiade Giovanile del 2018; Bronzo, di Angelo Crescenzo alla seconda Olimpiade Europea ed ora, il pass per le Olimpiadi di Tokyo, guadagnato sul campo e, personalmente. Infatti, in alcune Federazioni, il pass Olimpico, è accreditato all’Ente, quindi, gli Atleti, vengono selezionati in base a criteri interni. Nel Karate, il pass è guadagnato singolarmente dall’Atleta ed in base al ranking.

Tra l’altro, è bene sottolineare che, ad Angelo, in precedenza, per motivi geopolitici e di “aggiustatura” dei regolamenti di qualificazione, era stato “scippato” il suo precedente pass ed oggi, grazie alla sua forte volontà, la sua grinta, la sua testardaggine e diciamolo, rivalsa, verso un regolamento che lo aveva beffato in precedenza ed in periodo pandemico, con il suo Tecnico, Antonio Califano, pian piano, ha ricostruito percorso e, con sudore e sacrificio immane, ha riportato equilibrio ed aggiustamento, al tiro mancino, subito. Al momento, con lui, sono qualificati di diritto per sommatoria di risultati: Viviana Bottaro e Mattia Busato per il Kata (forme), Luigi Busà e Angelo Crescenzo per il kumite (combattimento).

Un valore non da poco, quindi, messo in campo, pensando al fermo subito; alla lenta ripresa degli allenamenti; al veder bruciato sogno, solo per una interpretazione diversa, o meglio, un rimaneggiamento di regolamento.. Immedesimatevi, se vi riuscite, in questi panni di Atleta, in questi panni da Tecnico.. Per l’Atleta, dover ricominciar daccapo rincorsa ma, ancor più bruciante, sentirsi defraudato dalle carte, quando, il valore atletico ed agonistico, è stato già certificato dal campo gara ed in una categoria, dove nessuno, credeva al risultato. Pensate alla situazione psicologica ed al carico di responsabilità, da intraprendere nuovamente.. Per il Tecnico, dover lavorare, oltre che sulla tenuta fisica, tecnica e qualità; dover, ogni giorno, supportare i giusti momenti di demoralizzazione e, nello stesso tempo, continuare ad invogliare, a spingere su acceleratore, a motivare.. Un lavoro non da tutti, non per tutti.

Ora, oltre a tutte le gratificazioni e certificazioni, già conquistate ed accumulate (l’ultima, in ordine di tempo, il “Trofeo Athlon” al sodalizio), a queste genti, oltre al sogno, meritato, resta da intravedere e prendere al volo, con merito, l’alloro olimpico, come allora per i “Dei” Greci olimpici (gli Atleti), nel segno della gloriosità, della storica memoria, della gratificazione e ”venerazione”. Ad Majora!

 

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