Progetto Fesik 2.0

Nadia Ferluga nasce a Trieste ma all’età di 21 anni si trasferisce a Milano, da sempre molto attiva nello sport, comincia ad appassionarsi alla subacquea e dotata di un carisma naturale inizia la sua vocazione speciale per l’insegnamento.

Entrò per la prima volta in una scuola di Karate per accompagnare due suoi amici, precisamente in quella del Maestro Hiroshi Nagasaki.

Il suo primo Maestro è Carlo Fugazza, che poi venne chiamato per il servizio militare e Nadia iniziò ad allenarsi con Bepi Beghetto, da cui va a lezione ancora adesso.

Da subito entra nella squadra Nazionale.

Le prime gare sono di Kata e di Kumite semi-libero, le ragazze ancora non avevano accesso al combattimento libero.

Nadia continua ad allenarsi senza sosta insieme ai più famosi pionieri del Karate, e temprata da questa disciplina si mette presto in luce, il Maestro Shirai le conferisce l’ambita cintura nera.

Inizia ad insegnare nella Palestra di Gastone Bertolazzi: il Csks a Milano.

Tiene le sue lezioni insieme a Salvatore Serra.

Da lì sorgono nuove amicizie e nuove opportunità, si allena spesso anche con Carlo Henke (fondatore della Fesik e all’epoca già arbitro internazionale).

Nelle prime competizioni a livello internazionale la squadra delle ragazze italiane composta da Nadia, Michela Turci e Cristina Lissone aprirono la strada a tutte le Karateka che verranno dopo, era un ambiente difficile e fortemente maschilista.

Smette di gareggiare dopo numerosissime medaglie e si dedica completamente all’insegnamento e in breve tempo riesce a formare campioni nazionali, europei e mondiali.

Continua a frequentare assiduamente lezioni del Maestro Shirai e con il Maestro Naito.

Per 14 anni è allenatrice della Nazionale di Kata dell’Isi (istituto shotokan italia) all’interno della Fikta di cui è stata socio fondatrice.

Porta la squadra di Kata ai livelli più alti nei campionati Wska e Eska.

Nel 2016 diventa allenatore della Squadra Nazionale Kata Shotokan Fesik.

Portando anche qui ottimi risultati.

Oss 🥋

Progetto Fesik 2.0

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