Giappone il respiro del sole.

La Nagitana è un’arma formidabile utilizzata dai samurai durante il Giappone feudale. Era un’arma in asta che combinava gli elementi di una lancia e di una spada, rendendola un’arma versatile ed efficace sia a lungo raggio che nel combattimento ravvicinato. In questo articolo esploreremo la storia, la costruzione, le caratteristiche e l’utilizzo della Nagitana. Come è apparsa la Nagitana Le origini esatte della naginata sono incerte, ma ci sono tre teorie prevalenti. La prima suggerisce che la naginata si sia evoluta da un semplice strumento agricolo utilizzato per tagliare, con gli agricoltori del III secolo a.C. che attaccavano pietre affilate a lunghe aste di legno, successivamente sostituite da metallo. La seconda teoria propone che la naginata sia stata creata direttamente come arma, con il primo prototipo di lame probabilmente realizzato in bronzo prima dell’introduzione dell’acciaio. Questa teoria colloca lo sviluppo della naginata dopo l’introduzione del metallo in Giappone dai continenti asiatici intorno al 200 a.C. La terza teoria suggerisce che le alabarde cinesi furono portate in Giappone durante le prime migrazioni nello stesso periodo, con armi che somigliavano alla futura naginata giapponese apparsa durante le dinastie Han e Wei intorno al 200 d.C. Alcuni storici ritengono che, sebbene i cinesi possano aver inventato l’arma, questa fu perfezionata e ampiamente utilizzata dai giapponesi. Nonostante l’incertezza sulle sue origini, è noto che la naginata veniva utilizzata in battaglia già nel X secolo. Man mano che le battaglie di cavalleria diventavano più diffuse, era difficile respingere i guerrieri a cavallo usando solo archi, frecce e spade. La naginata era un’arma superba per il combattimento ravvicinato, con ampi archi usati per tagliare le gambe di un cavallo e uccidere il suo cavaliere una volta che il cavallo cadeva. Durante la Guerra Gempei (1180), nella quale il clan Taira combatté contro i Minamoto, la naginata ottenne grande stima. Il suo ampio utilizzo durante questo periodo portò a cambiamenti nell’armatura dei guerrieri, con parastinchi, o “sune-ate”, che divennero popolari a causa delle ferite inflitte dai guerrieri che brandivano la naginata. La Nagitana consisteva in un lungo palo di legno tipicamente realizzato con quercia o bambù giapponese. All’estremità dell’asta c’era una lama che somigliava a una spada, con il bordo ricurvo e la punta appuntita. La lama era solitamente in acciaio ed era fissata al palo con raccordi metallici. La lunghezza del palo variava, ma in genere era lungo circa 2-3 metri. nagitana.jpg Caratteristiche e peculiarità della Nagitana La lama della Naginata è più larga della Katana, un’arma simile, e ha una leggera curva. È anche lungo, con una lunghezza totale che varia da 30 a 70 cm (11,8-27,5 pollici) e con un solo bordo, il che significa che è affilato e utilizzato per colpire solo da un lato. Inoltre, la lama ha una punta affilata per la spinta e un codolo intero, a partire dal pomo dell’asta in legno, fornendo robustezza e riducendo il rischio di rottura. La Naginata ha anche una piccola guardia circolare (tsuba) che migliora la presa dell’utilizzatore quando impugna la spada lunga. Il manico della Naginata varia da 3,9 a 7,8 piedi (da 120 a 240 cm) di lunghezza ed è tipicamente in legno, a volte avvolto con un materiale per una migliore presa. L’impugnatura è dotata di anelli (Semagane) per migliorare la presa ed è tenuta insieme da un piolo. All’inizio dell’asta è presente un pomello in metallo che si collega alla lama full-tang, conferendo robustezza e resistenza all’arma. Il fodero (saya) è in legno e viene posizionato sopra la lama solo quando non viene utilizzato. La lunghezza complessiva della Naginata varia da 4,9 a 9,8 piedi (da 150 a 300 cm), rendendola una spada lunga spesso descritta come un’arma in asta. Il peso della Naginata varia da 3,3 libbre (1,5 kg) a 7,7 libbre (3,5 kg) a seconda delle sue dimensioni e dei materiali utilizzati. La curvatura della spada si vede principalmente sulla lama, consentendo fendenti mortali e attacchi di spinta grazie alla sua punta affilata.

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