Varone Ciro

L’approccio al karate di Choki Motobu era semplice: i kata e i bunkai dovevano essere realistici. Secondo i suoi studenti, analizzava ogni mossa per le sue applicazioni pratiche, studiando attentamente le dinamiche del corpo per la massima efficacia.

Contrariamente alla leggenda diffusa, non ha mai né denigrato né ignorato i kata, anzi, ha particolarmente apprezzato il kata Naihanchi in quanto lo riteneva il miglior kata per la difesa personale.

Alcuni pensavano che fosse l’unico kata che conosceva, ma, come da tradizione ortodossa, questo era quasi certamente dovuto al fatto che era così esigente che non ne avrebbe insegnato uno nuovo fino a quando i suoi studenti non avessero imparato completamente il Naihanchi insieme alle sue numerose applicazioni.

Pochi studenti rimasero con lui abbastanza a lungo da soddisfare quel criterio esigente. Infatti, secondo il racconto del maestro Shobayashi Shorin-ryu Shimabuku Eizo, solo uno studente, Miyahira Katsuya, anch’egli studente di lunga data di Chibana Choshin, rimase con Motobu per più di un anno.

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